Educare al pensiero

Scritto da  Patrizia Segna

Il manifesto dell'evento Breve storia del 'Progetto Cinema-Scuola', che nel 2006 festeggia i trent'anni

Il connubio cinema-scuola a Ferrara esisteva già negli anni Cinquanta, quando un esercente illuminato come il cavalier Antonio Azzalli coniò 'La scuola al cinema'.
Episodi sporadici, ma importanti per diffondere l'interesse fra gli studenti che, nel 1952, accorsero in 14.250 per vedere 'I sette dell'Orsa Maggiore' e in 11.600, tre anni dopo, per 'Italia K2' con la presenza nella sala cinematografica dei due scalatori.

 

All'inizio degli anni Settanta, 'Il cinema e la città' vide Ferrara centro di dibattito sociale e artistico tra il pubblico e gli addetti ai lavori e culminò con un convegno di critici nazionali del cinema. Nel Castello estense si confrontarono pubblico, registi, critici cinematografici tra cui la scrittrice ferrarese Roseda Tumiati. Fu lei a invitare, all'inizio anni Ottanta, nella scuola 'V. Monti' l'attore e regista Nino Manfredi: la prima volta che un attore di fama nazionale entrava in una scuola di Ferrara per dialogare con gli studenti. L'esperienza aprì la strada a molti altri incontri negli anni successivi.
Una immagine della partecipazione degli studenti al Progetto CinemaScuola Ferrara Il 'Progetto Cinema-Scuola' nacque ufficialmente nell'autunno del 1976 ed ebbe come scopo quello di avvicinare gli studenti di Ferrara e provincia al cinema di qualità. Tre i protagonisti che diedero vita a questa iniziativa, prima in Italia: l'allora provveditore agli Studi di Ferrara il dottor Giuseppe Inzerillo, il dottor Alfredo Santini all'epoca segretario generale della Camera di Commercio oggi Presidente della CARIFE e Antonio Azzalli allora presidente provinciale dell'A.N.E.C. (Associazione Nazionale Esercenti Cinema) che mise a disposizione le sale cinematografiche per le proiezioni. La nascita, nel 1985, dell'Agiscuola Nazionale offrì al 'Progetto Cinema-Scuola' l'aggiornamento degli insegnanti. Per un capillare funzionamento dell'attività, ogni scuola ha un insegnante delegato che si fa portavoce delle richieste dei colleghi per la scelta dei film da programmare nell'anno scolastico, con proiezioni mattutine in sale cinematografiche, durante l'orario delle lezioni. Una scheda critica stilata da uno o più insegnanti o dai critici dell'Agiscuola Nazionale e distribuita ai docenti alcune settimane prima della proiezione facilita l'approccio didattico. Questo tipo di programma ha distinto il progetto da tutti gli altri progetti nati successivamente in altre città italiane e si è sempre valso della collaborazione costante del Provveditorato che ha seguito e segue l'attività, perché ne sia sempre tutelata la validità culturale. In trent'anni, centinaia di docenti di Ferrara e provincia, con entusiasmo hanno lavorato affinché gli studenti potessero considerare lo spettacolo come una delle tante discipline che si studiano a scuola. Per venticinque anni la professoressa Anna Ardizzoni è stata un'eccellente segretaria del progetto. Da cinque anni lo è la professoressa Ilda Galletti che continua il lavoro insieme a un gruppo ristretto di insegnanti e di presidi che hanno creduto e continuano a credere nel progetto. Per avvicinare i giovani al cinema e tentare di farne degli spettatori attivi e critici, gli insegnanti hanno sempre scelto film con tematiche ricche di spunti per poter parlare e riflettere insieme. Sebbene a Ferrara sia stato dato più spazio al Cinema, il Progetto Agiscuola Nazionale abbraccia tutti i settori dello spettacolo; così, anche a Ferrara, non si sono tralasciati progetti didattici teatrali e musicali. Lo ha dimostrato in questi anni la collaborazione con l'Alliance Francaise e con la Compagnia 'Il Palchetto' per il teatro in lingua, così pure i concerti di musica classica in collaborazione con il Conservatorio di Ferrara o i concerti Gospel, momenti collettivi emozionanti per centinaia di studenti. Molti i percorsi didattici, in trent'anni di attività. Ci piace ricordarne alcuni che per i temi trattati e l'affluenza di giovani, hanno scritto belle pagine della storia del progetto. 'Incontri con la Fantascienza: 1989', dell'anno scolastico 1988/89, nacque dalla nostalgia degli anni Settanta, quando a Ferrara si ebbero ben dieci edizioni del Festival della Fantascienza con successo di pubblico e di critica sia in Italia che all'estero. Il tema della Fantascienza, a fine anni Ottanta, era più vivo che mai fra i giovani, che accorsero in massa a vedere 'Nel 2000 Guerra o Pace' di William Cameron, 'I banditi del tempo' di Terry Gilliam e 'Incontri ravvicinati del terzo tipo' di Steven Spielberg. 'Il cinema e il nucleare' nell'anno scolastico 1989/90, patrocinato dalla Cassa di Risparmio di Ferrara, è stata, come la definì Antonio Azzalli, 'un'operazione di importanza didattica, culturale e nello stesso tempo un messaggio di speranza nell'avvenire'. A coordinare la manifestazione la professoressa Maria Grazia Mantovani, con la collaborazione dei professori Pietro Dal Piaz e Biagio Saitta del Dipartimento di Fisica dell'Università di Ferrara e dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (I.N.F.N.). Dopo l'incidente di Chernobyl avvenuto tre anni prima, l'energia 'pulita' interessò molti settori fra cui quello cinematografico.

Una immagine della partecipazione degli studenti al Progetto CinemaScuola Ferrara Si propose un ciclo di tre film che trattavano questo tema in modo interessante, accessibile e spettacolare e con diversi stili, legati alle diverse epoche in cui erano stati girati, e ne illustravano gli aspetti storici, sociali e scientifici. Da febbraio a settembre del 1990, gli studenti delle scuole superiori di Ferrara e provincia hanno visto i film presentati da docenti di Fisica e da critici cinematografici che non hanno tralasciato il dibattito al termine della visione. La visita guidata ai laboratori di ricerca di Legnaro per gli studenti vincitori del concorso 'Il cinema e l'energia', è stato sicuramente uno dei momenti più belli del 'Progetto Cinema-Scuola'. È dello stesso anno scolastico la rassegna 'Tre film tra Cinema e TV' che ha affrontato appunto il rapporto tra il mondo cinematografico e quello televisivo. Le visioni di 'Nuovo Cinema Paradiso' diretto da Giuseppe Tornatore, 'Ladri di biciclette' per la regia di Maurizio Nichetti e 'Donne sull'orlo di una crisi di nervi' del regista spagnolo Pedro Almodovar, hanno permesso agli studenti di cogliere le differenze fra le due espressioni artistiche. L'anno successivo, gli insegnanti di Lettere del biennio dell'I.T.S.G. 'G.B.Aleotti' di Ferrara hanno offerto 'Un viaggio nell'adolescenza: la coscienza della storia, il confronto con gli adulti, il mondo dei sentimenti'. Il 'viaggio' in compagnia degli studenti si è svolto attraverso tre 'mezzi di trasporto': la letteratura, il cinema e il teatro. Una tabella di marcia caratterizzata dalla lettura di un romanzo (Margherita d'Amico 'Rane', Milano, Anabasi, 1993), di brani e racconti sul tema, dai film ('Serafina! Il profumo della libertà' di Darrell J. Roodt; 'Breakfast Club' di John Hughes; 'Benny and Joon' di Cehchik), dallo spettacolo teatrale ('Adolescere' della Compagnia Teatro del Buratto). Dello stesso anno è il percoso 'Il Razzismo' con i film 'Europa, Europa' di Agnieszka Holland; 'Dottor Korczak' di Andrzej Wajda; 'Jona che visse nella balena' di Roberto Faenza. '1895-1995- Cento anni di cinema' sono stati festeggiati con 'Senso' per la regia di Luchino Visconti. La scheda filmografica realizzata per l'occasione resta un ennesimo esempio di lavoro pluridisciplinare ('Senso' e la musica nel/per film- Rapporto con le arti figurative- 'Senso' e la critica-I protagonisti dalla novella al film). È degli ultimi anni la Rassegna 'Nei panni degli altri-Anche il cinema è integrazione' che ha visto esperti cinematografici, insegnanti e studenti affrontare un problema della nostra attualità.
Tra le attività del 'Progetto Cinema-Scuola' merita una attenzione particolare il 'Cinecircolo'. Era il 12 dicembre 1983 quando, all'allora cinema Apollino, con la proiezione in anteprima del film 'La vita è un romanzo' di Alain Resnais, viene inaugurato il 'Cinecircolo degli insegnanti' il cui scopo è quello di promuovere, diffondere e coordinare le visioni di film di qualità per gli studenti. Gli insegnanti, partecipando da ottobre a giugno all'incontro mensile (nei primi anni, al cinema Embassy; oggi, alla Multisala Apollo) hanno un'ulteriore occasione di scegliere insieme film da inserire nella programmazione annuale. Negli ultimi tre anni, al Cinecircolo partecipano studenti delle scuole medie superiori, universitari e neolaureati cinefili la cui presenza crea un confronto e un dibattito costruttivi. E proprio per venire incontro a questo pubblico giovane, dallo scorso anno si ripropongono spettacoli serali di film in lingua originale. La presenza in costante aumento degli spettatori evidenzia il successo della scelta. Del resto la collaborazione con l'Università degli Studi di Ferrara, che risale al 1995, è stata sempre un'importante verifica per gli insegnanti che partecipano al progetto. Progetto CinemaScuola Ferrara Lo testimoniano le presenze numerose alle rassegne 'Il Cinema e la psicanalisi' nell'anno accademico 1995/96; 'La Giustizia e il Cinema' nell'a.a. 1996/97; 'Cinema e Architettura' nell'a.a. 1997/98, 'Cinema e Letteratura' nell'a.a. 1999/00; 'Buonasera dottore' della Facoltà di Medicina e Chirurgia nell'a.a. 2000/01. A rafforzare il rapporto con l'Università è la partecipazione nella Consulta provinciale Agiscuola di Ferrara di un rappresentante del nostro Ateneo. Cineseminari e corsi di aggiornamento, con la collaborazione del Provveditorato agli Studi e il Patrocinio dalla Cassa di Risparmio di Ferrara, hanno caratterizzato il percorso didattico degli insegnanti. Impossibile citarli tutti. Ricordiamo solo quelli che hanno coinvolto un maggior numero di insegnanti e, in alcuni casi, anche di studenti. 'Scienza e Fantascienza' nell'anno scolastico 1981/82, coordinato dal critico cinematografico Paolo Micalizzi, che ha visto in cattedra esperti come Giovanni Mongini, fautore di film di Fantascienza perché essa 'stimola la fantasia, apre i nostri sogni, penetra in nuovi mondi, crea delle alternative, delle speranze, delle ipotesi, degli avvertimenti'. Nello stesso anno, è ancora Micalizzi che cura le conversazioni del seminario 'Il cinema degli anni Settanta'. Si spazia fra il cinema italiano con Antonio Costa, quello francese con Cristina Bragaglia, il cinema tedesco presentato da Giorgio Cremonini, quello anglosassone con Guido Fink e il cinema dei paesi dell'Est con Giorgio Gattei. A chiudere è una conversazione sul linguaggio cinematografico di Mario Guidorizzi. 'Realizzare un film' è il tema del cineseminario per insegnanti e studenti dell'anno scolastico 1982/83, coordina Micalizzi. Il docente universitario Giorgio Cremonini tratta 'Le fasi della realizzazione di un film', a parlare di sceneggiatura è Ugo Pirro; 'Il mestiere del regista' viene affrontato da Pupi Avati. Il tema viene ripreso nel febbraio-marzo 1984 con il cineseminario 'Ciak. Silenzio, si gira'.
Nell'a.s. 1986/87 è la volta del professor Marco Felloni che coordina il cineseminario 'Cinema ed effetti speciali'. I critici cinematografici Giuseppe Salza e Carlo Scarrone sono i relatori di 'Cinema ed effetti speciali: un lungo amore' e 'I veri effetti speciali sono i sentimenti?'; il professor Giorgio Sabbatini de 'Gli effetti speciali nei film e nei video non professionali'. È di nuovo il professor Felloni che nel novembre 1987 coordina il cineseminario 'Il giallo e dintorni attraverso Hitchcook'. Il critico Giuseppe Salza, lo psicanalista Glauco Carloni e Marco Felloni sono i rispettivi relatori di 'Il metodo narrativo di Alfred Hithcook', 'La finestra sul cortile' e 'Giallo profondo: un universo parallelo'. Nell'autunno del 1989 Paolo Micalizzi coordina tre conversazioni con i registi Mario Brenta e Franco Diavoli e con il critico Cesare Bastelli. Si affrontano 'Ipotesi Cinema' e 'Dalla scrittura alla ripresa di un film'. Negli anni Novanta, tra i seminari più affascinanti è quello condotto dal professor Antonio Costa, docente di Storia del Cinema all'Università di Bologna, con 'Cinema e Pittura' attraverso un triplice percorso storico, teorico e metodologico. Il 'Rapporto tra linguaggio audiovisivo ed educazione all'immagine. Cinema e tv a confronto. Due Mass-media, nuove agenzie educative che incidono in modo determinante sulla sfera infantile, adolescenziale e giovanile della società' è invece condotto da due relatori d'eccezione: la professoressa Luciana Della Fornace, attuale presidente nazionale di Agiscuola e il giornalista e critico cinematografico Mario Verdone. Per coinvolgere di più i giovani e renderli protagonisti, si bandisce tutti gli anni un concorso riservato agli studenti di tutte le scuole di ogni ordine e grado di Ferrara e provincia. I partecipanti possono realizzare un elaborato individuale o di gruppo (per le scuole elementari il lavoro è di un'intera classe) su un film visto fra quelli proposti dal progetto. Le forme espressive spaziano dalla riflessione scritta al collage, alla recensione e, negli ultimi anni, al cd rom. Se gli studenti vincitori delle scuole elementari e medie inferiori ricevono premi in libri d'arte o, per la loro scuola, in tecnologie che richiamano il mondo cinematografico (macchine fotografiche, cineprese) per gli studenti delle scuole superiori la presenza alla premiazione del Leoncino d'oro alla Mostra cinematografica di Venezia, è ormai diventata una piacevole tradizione. Non meno importante è il Riconoscimento 'Progetto Cinema-Scuola' che viene assegnato in occasione della premiazione del Concorso 'Cinema chiama Scuola', a personaggi del mondo della cultura e dell'arte che abbiano dimostrato particolare attenzione alle problematiche giovanili. Il premio consiste in un'opera grafico-pittorica risultata vincitrice di un concorso interno bandito dall'Istituto d'Arte 'Dosso Dossi' di Ferrara. Hanno ricevuto il riconoscimento Giuseppe Inzerillo, Antonio Zichichi, Folco Quilici, Giuliano Montaldo, don Giorgio Bruno, Pupi Avati, Gastone Poggi, Luciana Della Fornace, Umberto Marini, Vania Protti e Manfredi Traxler, Marco Pacioni, Massimo Sani, Silvio Carletti, Alfredo Santini, Claudio Subitosi, Giuseppe Piccini, Gianfranco Rossi, Walter Veltroni, Gabriele Muccino, Ermanno Olmi, Carlo Mazzacurati, Antonio Azzalli, Domenico Procacci, Claudio Abbado, Sergio Lenzi, Roberto Faenza, Luca Zingaretti, Vincenzo Viglione, Patrizio Bianchi. Tutti hanno ritirato personalmente il riconoscimento apprezzato per originalità e unicità. Dal 1976 a oggi, la Cassa di Risparmio di Ferrara ha patrocinato e sostenuto finanziariamente tutte le iniziative del progetto tanto da aver avuto riconoscimenti nazionali come la Croce di Malta d'oro da parte di Agis e A.N.E.C. nel 1982 e il 'Diploma con Medaglia d'oro ai Benemeriti della Scuola, della Cultura e dell'Arte', conferito dal Ministero dell'Istruzione nel 1986. Il sostegno dal 1992 della Fondazione Carife ha permesso al progetto di dare spazio a più proposte per la formazione degli studenti. A Chianciano, l'8 giugno 1996, nell'ambito delle Giornate professionali di cinema, all'A.N.E.C. di Ferrara, con la presidenza di Antonio Azzalli, è stata conferita una targa con la motivazione: 'Agli ideatori e promotori del Progetto Cinema- Scuola di Ferrara il primo ponte in Italia fra l'esercizio cinematografico e la scuola'. Un riconoscimento che rende orgogliosi tutti coloro che hanno lavorato e continuano a lavorare per il progetto. Antonio Azzalli, scomparso nel novembre del 2002, da grande maestro, ha lasciato in eredità a tutti gli insegnanti del progetto il suo spirito e il suo entusiasmo per affrontare un nuovo cammino. Il 'Progetto Cinema-Scuola' di Ferrara, che festeggia trent'anni, vuole continuare a proporre film ricchi di idee e di immagini, intelligenti e stimolanti perché i giovani possano recuperare delle emozioni, possano uscire dalla sala cinematografica commossi o perplessi o divertiti e salvare i loro sogni senza dimenticare la realtà non facile di oggi. Il pensiero lavora e rielabora con più facilità quando si è scatenato un processo emotivo che ha come condizione necessaria l'interesse e il coinvolgimento. Gli insegnanti del 2006, come i loro colleghi del 1976, sanno che se il loro lavoro nel progetto porterà agli studenti la coscienza di avere due occhi per guardare, una personalità per sentire, un cervello per pensare, avranno raggiunto il loro obiettivo.