Sargent in Italia

Scritto da  Maria Luisa Pacelli

John Singer Sargent, Ragazza di Capri, Boston (Ma), Museum of Fine Arts, lascito di Helen Swift Neilson.Una mostra indaga il legame fra il grande artista americano e il nostro Paese.

John Singer Sargent fu uno spirito cosmopolita che, sedotto dal fascino del vecchio continente, visse sempre lontano dalla propria patria fra le principali città d'arte europee e italiane, immerso nella loro bellezza e nella loro storia.

Nacque a Firenze, nel 1856, da genitori americani e nel corso della sua vita tornò incessantemente nel nostro Paese: l'Italia esercitò un'influenza continua e profonda su Sargent che ne fece la patria della sua immaginazione. Noto in Europa e in America come uno degli artisti più importanti dell'epoca a cavallo fra i due secoli, Sargent è pressoché sconosciuto al grande pubblico del nostro paese. Nascono di qui alcune ragioni della mostra e del catalogo che Ferrara Arte gli ha voluto dedicare, e che indagano un tema fondamentale e mai trattato prima dagli studiosi, e cioè quello del rapporto della sua pittura con il nostro paese.


Rispetto ad altri artisti della sua generazione, oggi acclamati, ma incompresi ai loro tempi o celebratissimi in vita, quindi caduti nell'oblio, sorprende la fortuna ininterrotta di critica e pubblico di cui Sargent ha goduto.

John Singer Sargent, Mrs. Ralph Curtis, Cleveland (Oh), The Cleveland Museum of Art, fondo Leonard C.La ragione di questo successo va ricercata nella capacità di coniugare tradizione e innovazione: la modernità di certe soluzioni compositive che ancora oggi affascinano coloro che si pongono di fronte alla sua opera, si sposa con soggetti tradizionali e, anche nei ritratti, genere per cui è, e soprattutto fu, noto, l'ufficialità del contesto in cui sono inseriti i personaggi si lega spesso a una capacità di penetrazione psicologica del tutto moderna.

Sargent, inoltre, ha dimostrato fin dall'inizio della sua attività, una straordinaria capacità di piegare gli strumenti pittorici alle proprie finalità espressive: che egli pratichi una pittura vigorosa fatta di colpi rapidi e densi di pigmento o che indugi in raffigurazioni sofisticate, eseguite a punta di pennello, l'artista risulta, infatti, sempre pienamente padrone dei propri mezzi espressivi.

Il precoce talento di Sargent è testimoniato nella rassegna dalle affascinanti tele realizzate a Capri e Venezia, tra il 1878 e il 1882, in cui l'artista evoca le atmosfere pagane e solari dell'isola e quelle oscure e segrete della città lagunare, con un linguaggio formale raffinato che accoglie le suggestioni dalla coeva pittura francese. A questi dipinti, spesso con figure, si contrappongono i paesaggi realizzati sulle Alpi dove l'artista si reca quasi ogni estate, dal 1900 al 1914.

John Singer Sargent, Statua di Perseo di notte, Santa Barbara (Ca), Santa Barbara Museum of Art, dono di Mrs. Sterling Morton per la Preston Morton CollectionDebitori della tradizione romantica, esaltano la sublimità degli scenari ma, ad un tempo, documentano l'amore di Sargent per le forme misteriose della natura. Una natura che funge anche da sfondo per una serie di bellissimi ritratti delle nipoti dell'artista, abbandonate in pose sensuali e vestite con abiti turchi o avvolte in scialli di cashmere, come in Dolce far niente.

Un'ispirazione differente muove l'artista nelle assolate vedute delle cave di Carrara, dove le figure degli operai al lavoro si stagliano sulle superfici rocciose dorate e color ambra.
L'incanto che esercitò sul pittore l'arte rinascimentale e manierista, come anche la delicata eleganza dei giardini all'italiana, è invece testimoniato dalle opere raffiguranti fontane, statue e particolari architettonici, modellati con sapienti giochi di luci e ombre, come nella tenebrosa Statua di Perseo di notte, dove si erge il celebre bronzo del Bellini con la spada rossa di sangue.

John Singer Sargent, Dolce far niente, Brooklyn (Ny), Brooklyn Museum of Art, lascito di A.Ma, tra tutti i luoghi in cui visse e lavorò, Venezia occupa certamente un posto speciale nel cuore di Sargent. Dopo i soggiorni giovanili, egli vi tornò, infatti, incessantemente per dipingere meravigliosi olii e acquerelli animati dalla danza dei riflessi della luce sull'acqua e sulla sua irripetibile architettura.

La mostra presenta anche una serie di ritratti di intellettuali e artisti dell'entourage di Sargent in Italia, tra cui Henry James e l'amica Vernon Lee, di cui coglie le caratteristiche fisiche e spirituali con penetrante sensibilità. Il pittore immortalò anche gli esponenti della famiglia Curtis di cui era ospite a Venezia; tra questi spicca un bellissimo dipinto raffigurante Mrs. Ralph Curtis, raro esempio nella produzione italiana di Sargent delle sue qualità di raffinato ritrattista del bel mondo internazionale.